martedì, Maggio 13, 2025
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Meta denunciata in Italia: colpa del tasto AI su WhatsApp

Meta si trova al centro di una nuova polemica in Italia a causa di Meta AI, l’assistente virtuale basato su intelligenza artificiale integrato su WhatsApp. Questa funzione è apparsa all’interno dell’applicazione senza che gli utenti ne fossero stati informati in anticipo e, ancora più problematico, non può essere disattivata completamente. La situazione ha spinto il Codacons a presentare una denuncia, sostenendo che l’assistente AI di Meta violi le norme europee sulla privacy.

Un’intelligenza artificiale che nessuno ha chiesto

Secondo il Codacons, la nuova funzione è comparsa improvvisamente su WhatsApp, integrandosi direttamente nella barra di ricerca dell’app. L’assistente AI può essere nascosto, ma non eliminato, e questo solleva dubbi sulla trasparenza e sulla protezione dei dati personali. L’associazione sottolinea che gli utenti non hanno mai dato un consenso esplicito per l’attivazione di Meta AI, come richiesto dal Regolamento Europeo sulla Protezione dei Dati (GDPR).

Il problema principale, spiegano, è che Meta avrebbe dovuto informare chiaramente gli utenti e ottenere il loro consenso prima di attivare l’assistente. Ma così non è stato. Al contrario, l’intelligenza artificiale è stata integrata direttamente nell’app, senza alcuna possibilità per gli utenti di decidere se utilizzarla o meno.

Privacy a rischio e accuse di pratiche scorrette

Il Codacons non si è limitato a parlare di privacy. L’associazione ha anche evidenziato come questa mossa potrebbe configurarsi come una pratica commerciale scorretta, dal momento che Meta presenta l’assistente come un miglioramento dell’app, mentre in realtà potrebbe utilizzarlo per raccogliere ulteriori dati personali degli utenti. Un comportamento che, secondo il Codacons, potrebbe influenzare le scelte dei consumatori senza che questi ne siano pienamente consapevoli.

Richiesta di intervento delle autorità

Di fronte a questa situazione, il Codacons ha chiesto l’intervento immediato dell’Antitrust e del Garante della Privacy, invitando Meta a sospendere l’attivazione automatica di Meta AI su WhatsApp fino a quando non saranno rispettate tutte le normative europee. L’associazione ha chiesto inoltre che venga garantita la possibilità di disattivare completamente l’assistente, offrendo agli utenti una scelta reale su come gestire i propri dati.

Meta, dal canto suo, non ha ancora commentato ufficialmente la questione.

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