Microsoft ha compiuto un nuovo passo verso un’esperienza di aggiornamento più fluida per Windows 11, annunciando che il sistema di hotpatching è ora abilitato di default per tutte le nuove configurazioni gestite tramite Windows Autopatch. Si tratta di una funzionalità pensata per l’ambiente aziendale, già introdotta a maggio, che consente di installare aggiornamenti di sicurezza senza richiedere un riavvio immediato del dispositivo.
A partire dal 23 giugno 2025, tutte le policy di aggiornamento di qualità create attraverso Autopatch in combinazione con Microsoft Intune adotteranno questa impostazione in automatico. L’obiettivo dichiarato è duplice: da un lato semplificare il raggiungimento della conformità alle normative di sicurezza, dall’altro ridurre sensibilmente i tempi di inattività legati all’applicazione degli aggiornamenti.
Solo le nuove configurazioni sono interessate
Il cambiamento riguarda esclusivamente le nuove policy. Per quelle già esistenti, Microsoft ha scelto un approccio conservativo: l’attivazione dell’hotpatching dovrà essere effettuata manualmente dagli amministratori IT. La procedura, comunque, non è complessa. Dall’interfaccia di Microsoft Intune, è sufficiente accedere alla sezione dedicata agli aggiornamenti di qualità, selezionare la policy interessata e modificare le impostazioni per consentire l’applicazione automatica degli aggiornamenti “quando disponibile, senza riavviare il dispositivo”.
Un cambiamento pensato per le imprese
La novità si inserisce in un contesto sempre più attento alla continuità operativa nelle infrastrutture aziendali. Ridurre i riavvii obbligatori significa garantire maggiore efficienza, soprattutto in ambienti con carichi di lavoro sensibili o dispositivi distribuiti. Microsoft punta così a rendere il processo di aggiornamento più agile, minimizzando l’interruzione delle attività quotidiane e accelerando l’adozione delle patch critiche in scenari professionali.