Il Garante per la protezione dei dati personali ha sanzionato il Comune di Trento per aver violato la privacy dei cittadini attraverso l’uso dell’intelligenza artificiale. La multa ammonta a 50.000 euro.
Le violazioni sono state riscontrate in due progetti di ricerca, Marvel e Protector. Il primo progetto aveva l’obiettivo di riconoscere scene audiovisive e rilevare eventi, mentre il secondo mira a intensificare la sicurezza in prossimità dei luoghi di culto.
In entrambi i casi, il Comune ha raccolto dati personali dei cittadini, come immagini e audio, utilizzando telecamere di videosorveglianza e microfoni. I dati sono stati poi analizzati con l’intelligenza artificiale per identificare potenziali minacce alla sicurezza.
Il Garante ha ritenuto che le violazioni siano state gravi, in quanto i dati personali sono stati raccolti senza un’adeguata base giuridica e non sono stati adeguatamente protetti.
Il caso di Trento è un esempio di come l’uso dell’intelligenza artificiale può comportare rischi per la privacy dei cittadini. È importante che le amministrazioni pubbliche e le aziende utilizzino l’intelligenza artificiale in modo responsabile, adottando misure adeguate per proteggere i dati personali.