Nonostante il crescente interesse per l’intelligenza artificiale generativa, come ChatGPT, i motori di ricerca tradizionali continuano a essere i veri protagonisti del web. Un nuovo rapporto di OneLittleWeb ha confermato che, tra aprile 2024 e marzo 2025, i dieci principali motori di ricerca al mondo hanno registrato in media 155 miliardi di visite mensili, mentre i chatbot basati su IA si sono fermati a 4 miliardi di visite al mese.
Google resta al vertice, Bing cresce
Come prevedibile, Google ha dominato la scena, raccogliendo da solo 1.600 miliardi di visite a marzo 2025, una cifra impressionante che lascia indietro tutti gli altri concorrenti. Subito dietro si trova Bing, che ha ottenuto 60 miliardi di visite, segnando una crescita del 27,7% rispetto all’anno precedente.
Nonostante la crescita dei chatbot, il loro traffico complessivo è stato 34 volte inferiore a quello dei motori di ricerca. ChatGPT di OpenAI è stato il più utilizzato tra questi, con 47,7 miliardi di visite, pari all’87% del traffico totale dei chatbot. Gli altri, come DeepSeek e Gemini di Google, hanno registrato numeri molto più bassi.
I motori di ricerca restano insostituibili
Il successo dei motori di ricerca rispetto ai chatbot non è solo una questione di numeri. Google e Bing fanno parte della navigazione quotidiana di miliardi di persone, offrono risposte rapide e garantiscono una vasta gamma di risultati. I chatbot IA, invece, sono strumenti emergenti, che offrono risposte conversazionali, ma non possono ancora competere in termini di volume e utilità.
L’IA cresce, ma la strada è ancora lunga
Nonostante il divario, il settore dei chatbot è in crescita. Il traffico generato dalle IA è aumentato del 67% per ChatGPTe del 41% per Gemini, dimostrando che l’interesse degli utenti continua a crescere.
Per ora, però, i motori di ricerca restano saldamente al comando, e Google continua a essere il punto di riferimento assoluto per chi cerca informazioni online.
