sabato, Febbraio 22, 2025
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AI svela i segreti nascosti nei Papiri di Ercolano dopo 2000 anni

Per secoli, i Papiri di Ercolano hanno rappresentato un enigma irrisolvibile. Scoperti nel XVIII secolo tra le rovine della città romana sepolta dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., questi manoscritti carbonizzati sembravano destinati a rimanere illeggibili per sempre. Ora, però, grazie alle più moderne tecnologie di intelligenza artificiale e raggi X, gli studiosi stanno finalmente riuscendo a decifrare i testi nascosti, aprendo una nuova finestra sulla cultura e il pensiero dell’epoca.

Una sfida archeologica lunga secoli

I Papiri di Ercolano sono tra i pochissimi testi antichi sopravvissuti fino ai giorni nostri, ma il loro stato di conservazione è sempre stato un ostacolo insormontabile. Completamente anneriti e fragili, hanno resistito a numerosi tentativi di recupero nel corso dei secoli: dagli esperimenti con acqua di rose e mercurio, fino a metodi più invasivi che rischiavano di danneggiarli ulteriormente.

L’ultima grande svolta è arrivata grazie alle tecnologie più avanzate: nel centro di ricerca Diamond Light Source, nell’Oxfordshire, un team di scienziati ha utilizzato un sincrotrone, un acceleratore di particelle in grado di generare raggi X ad altissima intensità, per analizzare uno di questi preziosi rotoli senza srotolarlo fisicamente.

AI e raggi X: il metodo che sta cambiando tutto

Il papiro in questione, identificato come PHerc. 172 e conservato presso le Bodleian Libraries dell’Università di Oxford, è il primo a rivelare un’ampia quantità di testo grazie a questo nuovo metodo. L’analisi ha permesso di ricostruire circa 10 metri di papiro, distinguendo gli strati senza comprometterne l’integrità.

Ma la vera sfida è stata individuare le tracce di inchiostro, dato che sia il papiro che la scrittura erano a base di carbonio, rendendo praticamente impossibile distinguere il testo con i metodi tradizionali. Qui entra in gioco l’intelligenza artificiale, che analizza impercettibili variazioni nella superficie per riconoscere la presenza di lettere e parole. Una volta identificate, queste vengono potenziate digitalmente, rendendo il contenuto leggibile.

Non è la prima volta che l’intelligenza artificiale aiuta in questa impresa. Nel 2023, il concorso Vesuvius Challenge ha premiato con 640.000 euro un gruppo di studenti che, sempre grazie all’AI, sono riusciti a leggere il 5% di un altro rotolo, rivelando scritti legati alla filosofia epicurea greca.

Gli esperti ritengono che anche il papiro recentemente decifrato possa contenere testi di grande valore storico, contribuendo ad approfondire la conoscenza del pensiero antico. Un risultato che fino a pochi anni fa sembrava impossibile, ma che oggi, grazie all’AI e alle nuove tecnologie, si sta finalmente trasformando in realtà.

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