venerdì, Dicembre 13, 2024
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Addio ad un’APP storica possibile: riguarda gli utenti Apple

Il Digital Markets Act (DMA) imposto dalla Commissione europea ha messo Apple sotto i riflettori nelle ultime settimane, costringendo il gigante tecnologico a implementare diverse modifiche. Un’altra possibile implicazione che si sta profilando all’orizzonte riguarda un’applicazione cruciale: Foto di Apple.

Le recenti discussioni sembrano concentrarsi su Foto, l’app predefinita su iOS utilizzata per archiviare foto e video catturati con iPhone e iPad, nonché per la condivisione dei contenuti. Secondo le ultime notizie, ci sono commenti da parte di Margrethe Vestager, capo del DMA, che suggeriscono un’ipotesi: Apple potrebbe essere obbligata a consentire agli utenti di disinstallare anche le app predefinite, oltre a scegliere da dove scaricare i contenuti.

Vestager ha sottolineato l’importanza di aprire gli ecosistemi chiusi, come quello di Apple, per favorire la concorrenza a tutti i livelli. Le società “Gatekeeper”, tra cui Apple, dovrebbero essere obbligate a consentire la disinstallazione agevole delle app oltre a permettere la modifica di ogni impostazione predefinita.

Secondo la Vestager, il modello di conformità attuale di Apple non soddisfa gli obiettivi del DMA poiché non favorisce l’interazione dell’utente con tutte le opzioni disponibili.

Ciò potrebbe portare a sviluppi significativi per l’app Foto. Dal momento che la galleria contiene dati personali sensibili, gli utenti potrebbero essere in grado di scegliere dove archiviarli, anche disinstallando l’applicazione predefinita.

In sintesi, l’analisi critica del DMA potrebbe portare a cambiamenti sostanziali nel modo in cui gli utenti interagiscono con le app su dispositivi Apple, incluso il potenziale per la disinstallazione delle app predefinite come Foto.

 

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Siccome le leggi attuali in Italia e negli altri paesi del mondo non garantiscono il monopolio, tutte le aziende possono competere. Quando si tratta dell’ambito telefonico mobile che ormai include anche la rete Internet, sono moltissimi i gestori a fare a gara tra loro ogni mese. Tra questi ormai da tempo si è inserita anche Starlink, il fornitore ufficiale per quanto riguarda il sistema Internet satellitare di SpaceX, società di Elon Musk. Ultimamente proprio per quanto riguarda la diffusione in Italia, ci sarebbero stati alcuni problemi. Il colosso del magnate americano avrebbe infatti accusato Telecom Italia di aver ostacolato lo sviluppo della sua rete Internet banda larga sia in Italia che in altri paesi. A certificare questa rimostranza da parte dell’azienda sarebbe una denuncia depositata ufficialmente presso la sede dell’AGCOM e del Ministero dell’Industria. Starlink ostacolata da Telecom Italia nella diffusione della sua rete internet Secondo quanto riportato da fonti ufficiali, Starlink avrebbe affermato che Telecom Italia ha rifiutato la condivisione con i suoi sistemi di alcune informazioni sullo spettro impegnato. Tutto ciò in realtà dovrebbe essere fatto secondo la legge, proprio per evitare che ci siano delle interferenze tra le reti delle due aziende. La prima richiesta è stata fatta dalla divisione di SpaceX per ma Telecom afferma che Starlink non avrebbe l’autorizzazione necessaria per operare all’interno di quello spettro. La natura sarebbe di questioni tecniche, per cui non c’è diritto di accesso ai dati. Allo stesso tempo è arrivato alla replica da parte dell’azienda di Elon Musk che afferma di aver comunicato con tanti altri gestori senza alcun tipo di impedimento. A mettersi di traverso sarebbe stata solo la celebre società italiana. Ora SpaceX ha chiesto espressamente al Ministero dell’Industria di fare in modo che Telecom Italia possa collaborare minacciando altrimenti di spostare i propri investimenti in altri paesi del continente europeo. RISCRIVI SENZA PLAGIARE NULLA.
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