venerdì, Luglio 18, 2025
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Addio a Felix Baumgartner, leggenda del volo estremo e del salto supersonico

Felix Baumgartner, celebre base jumper e paracadutista austriaco, è morto all’età di 56 anni nel pomeriggio del 17 luglio in seguito a un tragico incidente avvenuto a Porto Sant’Elpidio, nelle Marche. L’atleta si trovava in vacanza insieme alla moglie e stava sorvolando la costa con un parapendio a motore partito da Fermo. Dopo pochi minuti dal decollo, ha perso il controllo del mezzo ed è precipitato all’interno del campeggio Le Mimose, colpendo il bordo di una piscina.

Nel violento impatto è rimasta ferita anche un’animatrice della struttura, trasportata in ospedale per accertamenti ma fuori pericolo. Secondo le prime ricostruzioni, Baumgartner potrebbe essere stato colpito da un malore improvviso che gli avrebbe fatto perdere conoscenza in volo. I soccorsi del 118, intervenuti con tempestività insieme a vigili del fuoco ed elisoccorso, non sono riusciti a rianimarlo. L’ANVS ha avviato accertamenti, mentre il parapendio è stato sequestrato.

Una carriera fatta di record e imprese iconiche

Nato a Salisburgo nel 1969, Baumgartner aveva iniziato a 16 anni a praticare il paracadutismo con le forze armate austriache. Negli anni ’90 si era dedicato al base jumping, accumulando 14 record mondiali e lanciandosi da luoghi simbolo come le Petronas Tower, il Cristo Redentore e il viadotto di Millau.

Il momento più alto della sua carriera arrivò nel 2012 con il progetto Red Bull Stratos: un lancio dalla stratosfera, da oltre 38.900 metri, che gli permise di superare la velocità del suono in caduta libera, raggiungendo i 1.342,8 km/h. Fu il primo essere umano a compiere un’impresa del genere senza veicoli. Milioni di spettatori seguirono l’evento in diretta.

Tra impegno sociale, motori e passione per il volo

Negli anni successivi, Baumgartner aveva ampliato le sue attività partecipando a eventi di volo acrobatico e gare automobilistiche, come la 24 Ore del Nürburgring. Aveva abbracciato anche cause benefiche, sostenendo la ricerca sulle lesioni spinali con la fondazione Wings for Life, e progettava una sua iniziativa personale: Fly 4 Life.

Il suo ultimo volo, avvenuto in un pomeriggio d’estate, ha chiuso il cerchio di una vita vissuta costantemente a contatto con il cielo. A ricordarlo oggi non sono solo i record, ma un’eredità fatta di coraggio, libertà e spinta oltre i limiti.

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