mercoledì, Aprile 30, 2025
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Cuore a levitazione magnetica impiantato in un bambino di 7 anni: è il più piccolo al mondo ma creato

Una storia di coraggio e innovazione arriva dalla Cina, più precisamente dalla città di Wuhan. Un bambino di soli sette anni, noto con il nome di Jun Jun, ha ricevuto il più piccolo cuore artificiale a levitazione magnetica mai impiantato al mondo, aprendo una nuova strada nel trattamento delle insufficienze cardiache pediatriche.

Un intervento reso necessario da una situazione critica

Tutto è cominciato nel maggio 2024, quando Jun Jun ha ricevuto la diagnosi di insufficienza cardiaca allo stadio terminale. L’unica soluzione sembrava essere il trapianto di cuore, ma il suo raro gruppo sanguigno rendeva quasi impossibile trovare un donatore compatibile in tempi utili. La sua condizione è peggiorata rapidamente, con problemi respiratori e rischi crescenti di infezione.

Di fronte a un quadro così difficile, i medici dell’Union Hospital, parte della Huazhong University of Science and Technology, hanno deciso di tentare una strada alternativa. Sotto la guida del professor Dong Nianguo, è stata scelta una soluzione mai tentata prima su un paziente tanto giovane: l’impianto di un cuore artificiale a levitazione magnetica progettato specificamente per i bambini.

Un dispositivo minuscolo, ma rivoluzionario

Il cuore artificiale impiantato misura appena 2,9 centimetri di diametro e pesa 45 grammi, più o meno come un tappo di bottiglia. Nonostante le dimensioni ridotte, il dispositivo è in grado di pompare il sangue a una velocità che varia tra 1.500 e 3.600 giri al minuto, supportando così il cuore indebolito del piccolo paziente.

A differenza dei modelli tradizionali, che spesso sono semplici riduzioni dei cuori artificiali per adulti, questo dispositivo è stato progettato da zero per rispettare le esigenze anatomiche e fisiologiche dei bambini. Il progetto è il frutto di una collaborazione nata nel 2021 tra l’ospedale e Shenzhen Core Medical Technology Co. Ltd., con l’obiettivo di creare una soluzione realmente efficace per i piccoli pazienti.

Il successo dell’intervento e il futuro della cardiologia pediatrica

L’operazione, durata circa cinque ore, è andata a buon fine. Già il giorno successivo, Jun Jun ha potuto respirare autonomamente, e dopo soli cinque giorni è stato trasferito dall’unità di terapia intensiva a un reparto meno critico. Il professor Dong Nianguo ha sottolineato che questo traguardo rappresenta il risultato di tre anni di ricerca e sviluppo continuo.

Il dispositivo, essendo basato su levitazione magnetica, riduce drasticamente il rischio di danni ai vasi sanguigni, un problema che invece affligge molti dei modelli precedenti. Questo intervento non solo ha salvato la vita di un bambino, ma ha anche segnato un importante passo avanti nella gestione delle insufficienze cardiache pediatriche a livello globale.

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