Nonostante la leadership globale, Apple continua a faticare in Cina, dove nel primo trimestre del 2025 è scivolata al quinto posto tra i produttori di smartphone. I dati diffusi da IDC mostrano un calo evidente per la casa di Cupertino: la sua quota di mercato passa dal 15,6% dello scorso anno al 13,7% attuale, con una flessione del 9% nelle spedizioni rispetto allo stesso periodo del 2024.
Xiaomi e Huawei sorpassano, Apple indietreggia
Nel frattempo, i concorrenti non stanno a guardare. A guidare il mercato cinese è Xiaomi, che registra una crescita annua del 39,9%, arrivando a conquistare il 18,6% delle vendite tra gennaio e marzo. Subito dietro c’è Huawei, che prosegue la sua risalita grazie al rientro in scena dei suoi modelli 5G: la quota raggiunta è del 18%, con un aumento delle spedizioni pari a 10 punti percentuali.
Completano il podio OPPO e vivo, entrambe con performance in positivo, lasciando Apple a rincorrere dopo aver ceduto anche il quarto posto. In totale, sono stati spediti 71,6 milioni di smartphone nel Paese nel primo trimestre del 2025, con un incremento del 3,3% su base annua. Apple ne ha distribuiti 9,8 milioni, contro i 10,8 milioni dello stesso periodo del 2024.
L’effetto delle tensioni tra Stati Uniti e Cina
A pesare sulla flessione di Apple non è solo la concorrenza locale, ma anche il contesto geopolitico. Le tensioni commerciali tra Washington e Pechino, aggravate dalla nuova ondata di dazi promossa da Donald Trump, stanno creando un clima di incertezza economica che frena gli acquisti, soprattutto per i brand statunitensi.
Secondo Will Wong di IDC, nonostante il momento positivo del primo trimestre, le prospettive restano complesse:
“La crescita registrata ha dato un po’ di slancio, ma il mercato dovrà affrontare nuove sfide nei prossimi mesi”.
Anche Arthur Guo, sempre da IDC, sottolinea come i rincari legati ai dazi potrebbero ridurre i budget dei consumatori, impattando sulle vendite di dispositivi già nel corso dell’anno.
Il mercato cinese si conferma dunque sempre più competitivo e sensibile al contesto internazionale, con Apple che, almeno per ora, dovrà rivedere la propria strategia per riconquistare una posizione di rilievo nel più grande bacino di utenti mobile al mondo.