Apple ha rivisto verso il basso i valori di permuta per gli iPhone meno recenti, ossia quelli che si possono restituire in cambio di un credito sull’acquisto di un nuovo modello. Gli importi aggiornati mostrano riduzioni comprese tra 5 e 30 euro, a seconda del dispositivo, mentre pochi modelli mantengono il valore precedente. Tra questi, iPhone 15 Pro (fino a 555€), iPhone 14 Pro (fino a 405€), iPhone SE di seconda generazione (fino a 55€) e iPhone 8 Plus (fino a 50€). L’unica eccezione in positivo è iPhone 11, che guadagna 5 euro, passando da 110€ a 115€.
La nuova tabella riguarda chi intende acquistare un iPhone 17, 17 Pro, 17 Pro Max o Air restituendo un modello precedente tramite il programma di trade-in ufficiale di Apple. Il sistema consente di ridurre il costo di un nuovo iPhone consegnando quello vecchio, anche se la valutazione dipende dalle condizioni del dispositivo e dalla sua configurazione.
I nuovi valori di permuta in Italia
Tra i modelli recenti, il 16 Pro Max scende a 780€ rispetto ai precedenti 795€, mentre il 16 Pro passa da 720€ a 705€. Per il 16 Plus il valore è ora di 540€, con una riduzione di 10€, e per il 16 base si arriva a 510€, in calo di 15€. Anche i modelli della serie 15 registrano variazioni: il 15 Pro Max vale ora fino a 600€ (-10€), mentre il 15 Plus subisce il taglio più consistente, da 455€ a 425€. Il 15 standard passa invece da 415€ a 400€.
Tra gli iPhone più datati, i ribassi si estendono a quasi tutta la gamma. Il 13 Pro Max perde 20€, fermandosi a 320€, mentre il 13 mini scende a 170€ (-15€). I valori continuano a calare anche per i 12 e gli 11 Pro, con ribassi compresi tra 5 e 15 euro. I modelli più vecchi, come iPhone X e XR, vengono valutati rispettivamente fino a 55€ e 90€, mentre per i dispositivi anteriori a iPhone 8 Apple prevede solo riciclo gratuito.
Un aggiornamento in linea con la politica Apple
Le revisioni dei valori di permuta non sono una novità: l’azienda aggiorna periodicamente le stime in base all’andamento del mercato e al ciclo vitale dei prodotti. Con questa mossa, Apple conferma la volontà di incentivare l’acquisto dei nuovi modelli, mantenendo però una certa coerenza tra i prezzi di ritiro e il valore residuo effettivo dei dispositivi più datati.
