martedì, Ottobre 14, 2025
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Truffe via SMS: come riconoscerle e proteggere i propri risparmi

Negli ultimi mesi si è registrato un aumento dei casi di truffe bancarie tramite SMS, un sistema ormai diffuso che sfrutta la paura e la distrazione delle persone per sottrarre dati sensibili e denaro. I messaggi, spesso molto convincenti, fingono di provenire da istituti di credito reali e invitano a compiere azioni urgenti, come confermare un pagamento o bloccare un’operazione sospetta.

Il meccanismo della truffa

Il messaggio arriva da un numero sconosciuto, ma il testo è studiato per sembrare autentico. Nella maggior parte dei casi viene segnalato un bonifico o prelievo non autorizzato, seguito da un invito a contattare un numero di telefono o a cliccare su un link. Una volta che la vittima risponde, il truffatore si finge un operatore della banca e inizia a raccogliere informazioni personali, codici di accesso e credenziali bancarie.

In alcuni casi i criminali riescono perfino a far apparire il messaggio all’interno della stessa conversazione dove compaiono gli SMS ufficiali della banca, sfruttando tecniche di spoofing che rendono il tentativo di frode ancora più credibile.

Come riconoscere e prevenire il phishing via SMS

Il modo migliore per difendersi è non rispondere mai a messaggi che chiedono conferme, codici o dati di accesso. Nessuna banca legittima chiede queste informazioni tramite SMS, email o telefonate improvvise. È importante ignorare il messaggio, cancellarlo subito e — se necessario — contattare direttamente la propria filiale o il servizio clienti utilizzando solo i canali ufficiali.

Altri accorgimenti utili includono:

  • evitare di cliccare su link o numeri presenti nel messaggio;

  • attivare l’autenticazione a due fattori, dove disponibile;

  • segnalare subito la truffa alla banca e alle autorità competenti.

Un problema sempre più diffuso

Il phishing tramite SMS rappresenta oggi una delle forme più comuni di frode digitale. Le vittime, spinte dalla paura di perdere denaro, finiscono per fornire spontaneamente le proprie credenziali. La vigilanza personale resta la difesa più efficace: nessun istituto contatterà mai un cliente in modo improvviso chiedendo dati riservati. Prestare attenzione può fare la differenza tra la sicurezza dei propri risparmi e il rischio concreto di cadere in un raggiro.

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