Con l’arrivo dell’estate si intensificano anche le truffe legate al mondo del turismo online. Secondo un recente report di Check Point Software Technologies, il 2025 ha segnato un’impennata nel numero di domini malevoli che imitano in modo quasi perfetto piattaforme affidabili come Booking e Airbnb. Il fenomeno, noto come spoofing, rappresenta oggi una delle minacce più insidiose per chi prenota le vacanze su internet.
Spoofing: cos’è e come agisce
Lo spoofing è una tecnica informatica che consiste nel falsificare l’identità di un sito web o di un mittente, facendo credere all’utente di trovarsi su una pagina ufficiale. I cybercriminali replicano fedelmente il design di portali noti, inclusi loghi, colori, layout e CAPTCHA, per rendere il falso quasi indistinguibile dall’originale.
Il trucco è spesso nei dettagli: URL modificati di poco, numeri di telefono simili a quelli reali, indirizzi email con una lettera mancante o aggiunta. A questo si aggiunge la possibilità di scaricare, senza accorgersene, software malevolo come RAT (Remote Access Trojan) in grado di controllare il dispositivo della vittima e sottrarre dati sensibili.
Il meccanismo della truffa
Tutto inizia con un link truffaldino, spesso ricevuto via email o SMS. L’utente, dopo aver prenotato una struttura, riceve una comunicazione che segnala un presunto problema col pagamento e invita a inserire nuovamente i dati della carta. La pagina web sembra autentica, ma è un clone progettato per rubare informazioni. In alcuni casi compare un CAPTCHA finto che, una volta compilato, attiva il download automatico di malware.
Secondo gli esperti, l’intelligenza artificiale generativa viene ormai impiegata dai truffatori per scrivere messaggi personalizzati, sfuggire ai filtri antispam e aumentare il tasso di successo dei raggiri. Uno studio recente conferma che oltre il 50% dello spam email proviene da sistemi AI.
Come difendersi dalle truffe online
Evitare le trappole digitali è possibile, seguendo alcune semplici precauzioni:
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Prenotare solo da fonti ufficiali;
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Digitare manualmente l’indirizzo dei siti di Booking e Airbnb ed evitare di cliccare su link ricevuti tramite email o messaggi;
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Usare le app ufficiali, scaricate da Apple Store o Google Play;
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Verificare sempre l’URL, prestando attenzione a errori ortografici, domini strani o simboli insoliti nel link;
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Ignorare comunicazioni con tono d’urgenza, soprattutto se invitano a reinserire i dati di pagamento: i veri servizi non chiedono mai queste operazioni via link;
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Contattare direttamente la struttura o il servizio clienti in caso di dubbi;
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Mantenere aggiornato il proprio antivirus e il sistema operativo, così da bloccare in automatico eventuali siti malevoli.
La prudenza digitale è oggi parte integrante della sicurezza di un viaggio. Con pochi accorgimenti, si possono evitare brutte sorprese e godersi la vacanza in totale serenità.