lunedì, Settembre 1, 2025
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Chrome domina il mercato: la sfida si sposta sull’intelligenza artificiale

Agosto 2025 segna un passaggio simbolico nella storia della navigazione online. Secondo i dati di Statcounter, Google Chrome ha superato la soglia del 70% di quota di mercato sui desktop, raggiungendo il 70,25%. Un risultato che consolida ulteriormente il dominio del browser di Mountain View, già leader indiscusso da anni.

Un primato anche su mobile

Il successo non si limita ai computer: sul fronte mobile Chrome detiene il 69,15%, confermandosi come scelta principale anche in movimento. Gli altri attori restano molto distanti. Microsoft Edge si ferma all’11,8%, seguito da Safari con il 6,34%, Firefox con il 4,94% e Opera al 2,06%. Nel settore smartphone e tablet la situazione non cambia: dopo Chrome, troviamo Safari con il 20,32% e Samsung Internet con il 3,33%.

La nuova competizione tra i browser

Se la partita delle quote di mercato sembra ormai chiusa, la vera sfida si sta spostando su un terreno diverso: l’integrazione dell’intelligenza artificiale. I principali sviluppatori stanno cercando di rendere i propri browser strumenti sempre più avanzati e legati a esperienze potenziate dall’AI.

Google continua a spingere sul suo modello Gemini, integrandolo in vari aspetti di Chrome. Microsoft, dal canto suo, punta sulla modalità Copilot in Edge. Anche Mozilla, pur tra le critiche di una parte della sua comunità più tradizionalista, ha introdotto elementi di AI all’interno di Firefox.

Le voci fuori dal coro

Non tutti, però, hanno scelto questa strada. Il browser Vivaldi, creato da ex ingegneri di Opera, ha espresso apertamente la sua contrarietà a un uso massiccio dell’AI nella navigazione, sostenendo che queste funzioni rischiano di ridurre la libertà degli utenti e di trasformarli in semplici spettatori passivi. La sua proposta è offrire un’esperienza più essenziale, senza assistenti digitali invadenti.

Un equilibrio difficile

Il divario tra Chrome e i concorrenti resta enorme, ma la direzione è tracciata: i browser del futuro saranno sempre più strumenti “intelligenti”. La sfida non sarà tanto conquistare nuove quote di mercato, quanto decidere quanto spazio concedere all’AI e con quale livello di controllo per l’utente.

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