mercoledì, Settembre 3, 2025
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Amazon, il tribunale riduce la maxi multa: 380 milioni in meno rispetto al 2021

Il Tribunale amministrativo del Lazio ha ridimensionato la più pesante sanzione mai inflitta in Italia a una big tech americana. La multa da 1,13 miliardi di euro stabilita nel 2021 dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato contro Amazon scende infatti a circa 750 milioni, con una riduzione di quasi 380 milioni di euro.

L’AGCM aveva accusato l’azienda di abuso di posizione dominante nel settore della logistica, sostenendo che la piattaforma avesse favorito il proprio servizio di consegne penalizzando operatori terzi. Pur confermando la validità delle contestazioni, i giudici hanno ritenuto ingiustificata la maggiorazione del 50% applicata dall’Autorità sull’importo della sanzione.

La cifra aggiornata non è stata specificata nel dettaglio nel comunicato ufficiale del tribunale, ma è stata calcolata da Reuters, che ha diffuso la notizia.

Le reazioni di Amazon e il contesto europeo

In una nota, Amazon ha espresso soddisfazione parziale per la decisione, ricordando che oltre 20.000 piccole e medie imprese italiane vendono attraverso la piattaforma, spesso utilizzando sistemi di spedizione indipendenti. L’azienda ha sottolineato come più della metà delle vendite annue su Amazon Italia provenga proprio dalle PMI, ribadendo gli investimenti destinati a supportarne la crescita.

Nonostante il ridimensionamento della multa, la vicenda non è ancora conclusa. Amazon potrà infatti continuare la propria battaglia legale, mentre le autorità europee mantengono alta l’attenzione sul ruolo delle grandi piattaforme digitali e sulle pratiche legate alla logistica e al commercio online.

Una sanzione ancora pesante

La riduzione stabilita dal TAR non cancella il peso della vicenda: con i suoi 750 milioni di euro, la multa resta tra le più alte mai comminate a una multinazionale statunitense in Europa. L’esito del procedimento dimostra inoltre come la regolazione del settore digitale sia sempre più centrale e destinata a incidere sulle strategie delle big tech nel Vecchio Continente.

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