Negli Stati Uniti si apre una nuova era per il trasporto aereo. Con un ordine esecutivo firmato dal governo americano, è stato revocato il divieto — in vigore dal 1973 — che impediva ai voli commerciali supersonici di sorvolare il territorio nazionale. La restrizione era stata introdotta oltre cinquant’anni fa per limitare l’impatto dei boom sonici, onde d’urto capaci di far tremare edifici e disturbare intere comunità.
Tecnologie per ridurre il rumore
Oggi, i progressi aeronautici promettono di risolvere questo problema. Aziende come Boom Supersonic e il team congiunto Lockheed Martin–NASA stanno sviluppando velivoli capaci di superare Mach 1 (1.235 km/h) senza produrre rumori percepibili al suolo. Il principio del “Mach cutoff” consente di orientare le onde d’urto verso l’alto, dissipandole prima che raggiungano le zone abitate.
Boom Supersonic ha già testato questa tecnologia nel gennaio 2025, con un aereo sperimentale in grado di volare in modalità “boomless cruise”. Lockheed Martin e NASA, invece, puntano sul prototipo X-59, che colloca i motori sopra la fusoliera per limitare la propagazione del rumore.
Tempi e prospettive
Il piano stabilito dalla Casa Bianca è preciso:
-
3 dicembre 2025: abrogazione formale del divieto;
-
6 dicembre 2026: approvazione degli standard acustici di certificazione;
-
6 giugno 2027: entrata in vigore delle regole definitive.
Se il calendario sarà rispettato, i primi voli commerciali supersonici potrebbero partire subito dopo, con tempi di percorrenza drasticamente ridotti. Un collegamento New York–Los Angeles passerebbe da circa sei ore a tre ore e mezza, aprendo scenari competitivi anche per rotte transoceaniche.
Negli anni ’70 il supersonico era già stato sperimentato con il Concorde e il sovietico Tu-144, ma rumore e consumi ne avevano limitato l’uso. Oggi, oltre al comfort acustico, la sfida sarà rendere questi aerei più efficienti e sostenibili, così da inaugurare una nuova stagione di viaggi veloci e compatibili con le esigenze ambientali.