venerdì, Maggio 23, 2025
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AGCOM: nuove regole per evitare un nuovo caso Rabona, che abbandonò gli utenti

L’AGCOM ha approvato un nuovo regolamento che impone agli operatori telefonici virtuali di informare i clienti con almeno un mese di anticipo prima di interrompere il servizio a causa di dispute con i fornitori di rete. La misura, entrata ufficialmente in vigore con la Delibera 106/25/CONS, pubblicata il 19 maggio, nasce per prevenire il ripetersi di situazioni critiche come quelle verificatesi con Rabona Mobile, NTMobile ed Elimobile, che hanno lasciato migliaia di utenti senza linea e senza spiegazioni.

Il contesto: rapporti tra operatori virtuali e wholesale

Nel mercato italiano, molti operatori virtuali (MVNO) non possiedono una propria rete infrastrutturale, ma si appoggiano a quella di operatori wholesale come Vodafone, TIM o WindTre. Quando i contratti tra le due parti si deteriorano – ad esempio per ritardi nei pagamenti – il rischio è che l’operatore di rete interrompa l’accesso al servizio. In passato, questo è avvenuto senza alcun preavviso al cliente finale, causando disagi gravi e diffusi.

Il nuovo regolamento prevede quindi che, prima dell’interruzione del servizio, debba essere garantito un preavviso di almeno 30 giorni, durante il quale gli utenti possono decidere di migrare verso un altro operatore o cercare soluzioni alternative, evitando di restare all’improvviso senza connessione.

Un compromesso tra tutele e sostenibilità

Secondo l’Autorità, il mese di preavviso rappresenta un equilibrio sostenibile: sufficiente a garantire la trasparenza verso i clienti, ma anche a contenere le perdite economiche per l’operatore di rete. In questo periodo, infatti, le parti avranno già tentato invano di risolvere il conflitto, e il preavviso rappresenterà l’ultima tappa prima dell’inevitabile disattivazione.

Il procedimento per aggiornare la normativa era partito nel novembre 2023, proprio a seguito dell’emergenza Rabona. Il caso aveva suscitato forti critiche, perché le comunicazioni ufficiali erano giunte solo dopo l’inizio dei disservizi, lasciando migliaia di utenti all’oscuro della situazione reale.

Con questa misura, AGCOM rafforza la protezione dei consumatori nel segmento degli operatori virtuali e mira a prevenire nuovi casi di disservizio collettivo dovuti a dispute contrattuali tra aziende del settore.

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