Negli ultimi giorni è tornata con forza a circolare l’idea di un possibile addio di Tim Cook alla guida di Apple già nel 2026. Un’ipotesi rilanciata dal Financial Times e ripresa rapidamente da diversi osservatori del settore, che ha acceso il dibattito sulla successione ai vertici dell’azienda di Cupertino. Le valutazioni più recenti, però, invitano alla prudenza.
Secondo Mark Gurman di Bloomberg, una delle voci più seguite quando si parla di evoluzioni interne in casa Apple, non emergono segnali concreti che indichino un cambio di leadership nel breve termine. Cook, 65 anni compiuti da poco, viene descritto come ancora pienamente coinvolto nella gestione operativa e nella definizione delle prossime strategie, soprattutto per quanto riguarda l’evoluzione dell’intelligenza artificiale e delle nuove piattaforme software.
Le perplessità sulla tempistica del possibile addio
Gurman ha espresso apertamente dubbi sulla ricostruzione proposta dal Financial Times, sostenendo che le fonti citate non avrebbero una visione diretta delle decisioni interne. L’idea che la notizia possa essere stata diffusa per “testare” la reazione dei mercati viene quindi respinta.
Nel corso della sua lunga gestione, Cook ha guidato Apple attraverso un periodo di forte espansione, portando l’azienda a raggiungere una capitalizzazione superiore ai 3 trilioni di dollari e a lanciare nuove categorie di prodotto come Apple Watch, AirPods, i Mac con chip M-series e il Vision Pro. Risultati che, secondo Gurman, gli garantirebbero la libertà di scegliere personalmente tempi e modalità di un suo eventuale passo indietro.
In questo scenario, un’uscita già nel 2026 appare poco coerente con il ruolo centrale che Cook continua a rivestire nella definizione della roadmap futura.
John Ternus resta in pole per la successione
Questo non significa che Apple non stia pianificando il futuro. Al contrario, i meccanismi di successione vengono aggiornati costantemente. Il nome che continua a emergere come favorito è quello di John Ternus, Senior Vice President dell’ingegneria hardware.
Ternus supervisiona già lo sviluppo delle principali linee di prodotto: iPhone, Mac e Vision Pro. Negli ultimi anni ha visto crescere progressivamente il proprio peso decisionale all’interno dell’azienda, diventando una figura sempre più visibile anche nelle presentazioni ufficiali.
Lo scenario considerato più probabile non prevede comunque un distacco netto di Cook da Apple. Nel momento in cui dovesse lasciare l’incarico di CEO, potrebbe assumere il ruolo di Presidente del consiglio di amministrazione, mantenendo un’influenza rilevante sulle scelte strategiche e sull’identità dell’azienda.
Tra continuità e transizione
Per quanto riguarda la tempistica, al momento non esistono conferme che indichino una data precisa. Le voci sul 2026 restano dunque nel campo delle speculazioni, mentre i fatti suggeriscono una leadership ancora saldo al timone.
Il tema della successione a Tim Cook resta centrale, perché riguarda il futuro di una delle aziende tecnologiche più influenti al mondo. Ma almeno per ora, i segnali che arrivano dall’interno non parlano ancora di un passaggio di testimone imminente.

