Ieri sera, OpenAI ha compiuto un passo significativo verso la trasformazione di ChatGPT in una piattaforma digitale a pieno titolo. La società ha lanciato un’App Directory che consente agli utenti di esplorare tutti gli strumenti disponibili, aprendo al contempo il proprio SDK agli sviluppatori. Questo permette loro di creare nuove esperienze interattive che funzionano direttamente all’interno dell’interfaccia del bot.
Funzioni e potenzialità ampliate
Già anticipata dal CEO di OpenAI, Sam Altman, l’apertura di un app store rappresenta un’evoluzione naturale per una piattaforma che intende crescere significativamente nel tempo. Ora, ChatGPT non solo risponde a domande, ma permette azioni concrete: dalla ricerca di ricette alla creazione di carrelli della spesa, dalla scoperta di nuova musica alla gestione della propria libreria su Apple Music, tutto senza mai abbandonare l’ambiente digitale di ChatGPT.
Semplificazione della terminologia
Oltre al lancio dell’App Directory, OpenAI sta semplificando i termini dei propri servizi. Le “app” ora definiscono tutti quegli strumenti di connessione che prima permettevano agli utenti di importare dati da servizi come Google Drive o Dropbox, avvicinando ChatGPT al suo obiettivo di diventare un’app universale.
Privacy e gestione dei dati
Un aspetto cruciale per OpenAI è la protezione dei dati personali. Le app possono utilizzare informazioni dalla funzione Memoria, se abilitata. Inoltre, per gli utenti delle versioni Free, Plus, Go e Pro di ChatGPT, OpenAI potrebbe usare le informazioni per addestrare i propri modelli, qualora l’utente ne avesse dato il consenso.
Novità nelle applicazioni disponibili
Tra le novità, le applicazioni lanciate in ottobre per servizi come Spotify e Zillow ora si espandono su più mercati, come Regno Unito, Svizzera e Unione Europea. Una nuova app per Apple Music permette agli utenti di trovare musica, creare playlist e gestire le librerie musicali direttamente da ChatGPT.
Incognite sul modello di business
C’è ancora incertezza su come OpenAI convertirà questa evoluzione in un modello di business profittevole. L’azienda esplora opzioni di monetizzazione, inclusi asset digitali, e intende condividere ulteriori dettagli in base a come sviluppatori e utenti interagiranno con la piattaforma.
Visione per il futuro
L’apertura dell’App Directory evidenzia la volontà di OpenAI di trasformare ChatGPT in una piattaforma centrale per l’interazione digitale, unificando diverse attività in un’unica interfaccia. Questo concetto di “super app”, popolare in Cina con WeChat, mantiene l’intelligenza artificiale al centro dell’esperienza, permettendo agli utenti di interagire principalmente attraverso la conversazione con ChatGPT.

