La problematica legata all’uso eccessivo dei social network è in costante evoluzione e desta crescente preoccupazione, con circa 1,1 milioni di individui sotto i 35 anni a rischio elevato di dipendenza da social media, secondo una ricerca condotta dall’istituto Demoskopika.
I dati evidenziano che 430.000 persone tra i 18 e i 23 anni, 390.000 tra i 24 e i 29 anni e 308.000 tra i 30 e i 35 anni hanno sviluppato un rapporto complesso con i social media. Questi individui sentono la necessità di utilizzare sempre di più tali piattaforme, spesso andando contro il proprio desiderio di imporre limiti. Questo comporta la perdita di ore utili per lo studio e, in alcuni casi, per il lavoro.
Il rischio associato all’uso intensivo dei social network è in costante aumento, con impatti negativi sui rapporti interpersonali. Gli utenti sembrano preferire le interazioni tramite smartphone, rinunciando agli incontri faccia a faccia.
Raffaele Rio, Presidente di Demoskopika, commenta i risultati della ricerca affermando che c’è una crescente preoccupazione tra la comunità scientifica e i giovani stessi riguardo ai rischi comportamentali legati all’uso eccessivo dei social media. Tuttavia, nota che al momento la classe politica sembra non prestare sufficiente attenzione a questa problematica o si trova in uno stato di riflessione su quali azioni intraprendere per affrontare il “lato oscuro della Rete”.
Rio suggerisce l’avvio di una campagna di comunicazione mirata da parte della Presidenza del Consiglio per rafforzare la cultura digitale e aumentare la consapevolezza dei pericoli dei social media, soprattutto tra le nuove generazioni. Propone inoltre l’attivazione di misure di sostegno per la rete di soggetti istituzionali e associativi impegnati nella promozione del benessere giovanile nel Paese.