Il costo del carburante continua a salire in Italia, creando crescenti difficoltà per automobilisti e famiglie. Gli ultimi dati confermano un nuovo rialzo dei prezzi di benzina e diesel, spingendo i consumatori a fare i conti con spese sempre più elevate per i rifornimenti.
Perché il prezzo del carburante sta aumentando
Gli aumenti sono legati a diversi fattori, tra cui:
- L’aumento delle quotazioni internazionali del petrolio;
- L’obbligo di miscelazione dei biocarburanti, che incide sui costi di produzione;
- Le speculazioni di mercato, che contribuiscono a far lievitare i prezzi.
Questi elementi, combinati, hanno portato la benzina a toccare un prezzo medio di 1,823 € al litro, mentre il diesel si attesta a 1,726 € al litro. Rispetto a dicembre, si tratta di un aumento rispettivamente del 3,8% e del 4,2%.
Quanto costa oggi fare il pieno
I rincari hanno un impatto diretto sulle tasche degli italiani, con un aumento medio di spesa per ogni rifornimento:
- Benzina: +3,4 € per un pieno;
- Diesel: +3,5 € per un pieno.
Se si considera un consumo medio di due pieni al mese, il rincaro annuo si traduce in una spesa extra di circa 81 euro per chi ha un’auto a benzina e 84 euro per chi utilizza un veicolo diesel.
Gli effetti sull’economia e il Codacons in allarme
L’aumento del costo dei carburanti non pesa solo sugli automobilisti, ma ha ripercussioni sull’intera economia. Il motivo è semplice: la maggior parte delle merci in Italia viene trasportata su gomma, e un caro carburanti si traduce in un aumento dei costi di distribuzione, con un impatto diretto sui prezzi al dettaglio.
Il Codacons, che monitora la situazione, ha sottolineato come lo Stato stia beneficiando di maggiori entrate fiscalisulla vendita dei carburanti, mentre i consumatori subiscono un aggravio di spesa sempre più insostenibile.
“Servono misure urgenti per contenere i rincari e tutelare le famiglie italiane,” ha dichiarato l’associazione, chiedendo un intervento del governo per arginare la crescita dei prezzi.