I primi rumor sull’iPhone 18 Pro, atteso per la fine del 2026, suggeriscono un possibile aumento di prezzo legato all’introduzione del chip a 2 nanometri prodotto da TSMC. L’aumento potrebbe interessare principalmente i modelli di fascia alta della linea.
Il chip a 2 nanometri e i potenziali vantaggi
Apple potrebbe essere tra le prime aziende a integrare il nuovo chip a 2nm nei suoi dispositivi. Questa innovazione offrirebbe:
- Efficienza energetica migliorata, prolungando la durata della batteria;
- Prestazioni superiori, con una maggiore velocità di elaborazione;
- Riduzione delle dimensioni del chip, che potrebbe favorire un design più compatto ed elegante.
Secondo stime preliminari, il costo di produzione di questi chip aumenterà di circa 35 dollari per processore, un incremento del 70% rispetto ai chip a 3nm attualmente utilizzati.
Per contenere i costi, sembra che Apple continuerà a utilizzare chip a 3nm sui modelli non Pro, riservando il chip avanzato esclusivamente agli iPhone 18 Pro e Pro Max.
Possibili innovazioni oltre il processore
L’iPhone 18 Pro potrebbe introdurre altre novità tecnologiche, come:
- Face ID sotto lo schermo, riducendo o eliminando la Dynamic Island;
- Lente grandangolare con apertura variabile, per migliorare gli effetti di profondità e bokeh.
Queste funzionalità rappresenterebbero un ulteriore passo avanti nel design e nelle prestazioni degli smartphone di Apple.
Aumento dei costi e impatto sul mercato
L’introduzione del chip a 2nm potrebbe influire sui prezzi finali dei modelli Pro. Tuttavia, Apple mira a bilanciare l’aumento dei costi con innovazioni significative, mantenendo i modelli standard più accessibili.
Sebbene i dettagli non siano ancora definitivi, è chiaro che Apple punta a migliorare le prestazioni e l’efficienza dei suoi dispositivi. Resta da vedere se queste innovazioni saranno percepibili nella vita quotidiana rispetto ai processori attuali.