Meta, precedentemente nota per la linea di visori Quest, sembra intenzionata a ridefinire la sua offerta nel campo della realtà virtuale e aumentata. Le voci più recenti indicano che l’azienda potrebbe abbandonare il nome “Quest” per la prossima generazione di dispositivi, in programma per il 2026. Questo cambiamento di nome segnerebbe un possibile nuovo inizio per l’hardware di Meta, con l’obiettivo di proporre funzionalità avanzate a un prezzo accessibile, orientandosi verso una nuova categoria di visori.
Caratteristiche tecniche del nuovo dispositivo
Esperti del settore evidenziano che il nuovo visore di Meta utilizzerà un pannello con un PPD (pixel per grado) elevato, superiore a quello del Meta Quest 3, sebbene non ancora all’altezza delle altissime risoluzioni offerte da dispositivi come il Samsung Galaxy XR e l’Apple Vision Pro. Questo miglioramento è cruciale per ottenere immagini nitide e avvicinarsi alla cosiddetta “risoluzione retinica”. Preziosa è anche la scelta di ridurre il peso del visore, ispirandosi ai modelli di visori leggeri come il Bigscreen Beyond, attraverso l’uso di componenti separati per l’elaborazione e la batteria.
Innovazioni nell’interazione con l’utente
Il futuro visore potrebbe inoltre essere venduto senza controller tradizionali, suggerendo che Meta intende investire in tecnologie di gesture tracking e comandi basati sul tracciamento oculare e facciale. Questo lo collocherebbe nella fascia dei prodotti più avanzati del settore pur volendo mantenere un prezzo competitivo attorno agli 800 dollari. L’intento dichiarato è quello di democratizzare le funzioni avanzate, rendendole disponibili a un pubblico più ampio senza richiedere investimenti enormi tipici dei dispositivi professionali.
Piani e tempistiche di lancio
Le intenzioni di Meta sono state ulteriormente confermate dalle dichiarazioni del CTO, Andrew Bosworth, il quale ha ribadito l’idea di sviluppare un visore più compatto e leggero per il futuro. Anche James Cameron, durante il Meta Connect 2025, ha anticipato l’arrivo di un dispositivo particolarmente compatto per il 2026, indicando che si sta puntando verso soluzioni che non intralcino le attività quotidiane degli utenti.

