Un piccolo dispositivo come l’Apple AirTag, pensato per ritrovare oggetti smarriti, può trasformarsi in uno strumento pericoloso se finisce nelle mani sbagliate. È quanto accaduto in Florida, dove una coppia è stata seguita e aggredita da due uomini che avevano nascosto un AirTag sotto la loro auto. Un episodio che riaccende il dibattito sull’uso improprio dei tracker Bluetooth e sui limiti delle protezioni attualmente in vigore.
Gli aggressori, identificati come Luis Charles e Odardy Maldonado-Rodriguez, hanno collocato il dispositivo sotto la scocca del SUV della coppia, riuscendo così a seguirla fino alla sua abitazione a Odessa. Una volta arrivati, i due hanno atteso che le vittime scendessero dal veicolo per minacciarle con un’arma e costringerle a entrare in casa. La donna ha cercato di opporsi, ma è stata trascinata all’interno con la forza.
L’allarme di casa ha messo in fuga i ladri
La situazione poteva avere conseguenze drammatiche, ma a evitare il peggio è stata la tecnologia di sicurezza domestica. Non appena i rapinatori sono entrati in casa, il sistema d’allarme si è attivato automaticamente, spingendoli a fuggire. Poco dopo, le telecamere di sorveglianza hanno permesso di identificarli e di farli arrestare. Entrambi dovranno rispondere di rapimento a mano armata, tentato furto e uso illecito di dispositivi di tracciamento.
Non è del tutto chiaro perché i due abbiano scelto di usare un AirTag invece di limitarsi a seguire la vettura, ma l’episodio mostra ancora una volta come la stessa tecnologia possa essere usata per scopi opposti: proteggere o colpire.
I limiti delle misure di sicurezza degli AirTag
Apple ha introdotto varie funzioni per ridurre i rischi di abusi. Quando un AirTag resta lontano dal proprietario per diverse ore, inizia a emettere un suono d’allarme; inoltre, se resta vicino a un iPhone non associato, il sistema invia una notifica di avviso. Ma in alcuni contesti — come sotto la scocca di un’auto o in ambienti rumorosi — questi segnali possono passare inosservati.
Per chi utilizza Android, la protezione è meno immediata. L’app “Tracker Detect”, rilasciata da Apple, consente di individuare AirTag sconosciuti nelle vicinanze, ma va scaricata e attivata manualmente. Una misura utile, ma che non basta a prevenire casi come quello avvenuto in Florida, dove un semplice dispositivo ha trasformato un’idea brillante in una minaccia reale.